8 cose da vedere a Monselice

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Monselice è un bellissimo borgo murato ai piedi del Colle della Rocca in provincia di Padova, con un’identità particolare tutta sua da essere definito uno dei borghi più affascinanti dei Colli Euganei. Seguendo la lettura di questo articolo scoprirai cosa vedere a Monselice seguendo un piccolo itinerario di mezza giornata per scoprire le 8 cose assolutamente da non perdere.

Come arrivare a Monselice

Monselice dista da Padova circa 25km e la si può raggiungere prendendo l’autostrada A13 in direzione Bologna e successivamente prendere l’uscita “Monselice”, in alternativa puoi prendere la SS16 in direzione Rovigo ma uscendo sempre a Monselice. Se provieni da Mantova devi prendere la SS10 ed uscire sempre a Monselice. Invece se provieni dalla A31 devi prendere l’uscita Santa Margherita d’Adige.

Qui sotto trovi il collegamento con Google Maps, cosicché quando vorrai andare a Monselice basta che clicchi sopra al riquadro sottostante ed il tragitto si aprirà automaticamente all’interno dell’app nel tuo smartphone.

Cosa vedere a Monselice: 8 cose da non perdere

Attraverso questo itinerario scoprirai le 8 cose da non perdere a Monselice. Inoltre, a fine articolo troverai il collegamento con Google Maps per seguire l’itinerario guidato una volta che sarai a Monselice, evitando così di perderti alcune tappe. Basta clicchi sul riquadro di Google Maps che trovi a fine articolo.

Piazza Mazzini

Il nostro itinerario alla scoperta delle 8 cose da vedere a Monselice inizia da Piazza Mazzini, cuore della cittadina. Questa piazza venne costruita a metà dell’800 per celebrare l’ingresso della regione nello Stato Italiano.

Sul suo lato destro, ancora oggi, puoi vedere uno dei tratti meglio conservati della cinta muraria di epoca carrarese che termina con la duecentesca Torre Civica, chiamata anche Torre dell’Orologio (è possibile salirci facendo richiesta alla Pro Loco di Monselice).

Per proseguire il nostro itinerario, mettiti alle spalle la torre e le antiche mura e dirigiti verso il lato opposto della Piazza. Qui, vi sono:

  • la loggia seicentesca del Palazzo del Monte di Pietà, sede della biblioteca comunale, già Gabinetto di Lettura di Monselice nel XIX secolo, e dell’Ufficio Accoglienza Turistica di Monselice,
  • e la Chiesa di San Paolo, oggi sede del Museo della Città, chiamato anche Museo San Paolo, dove è possibile conoscere la storia della città di Monselice dalla Preistoria fino ai giorni nostri. Inoltre per gli appassionati di affreschi, nella Cripta della chiesa vi è un affresco duecentesco che raffigura San Francesco d’Assisi e si tratta della più antica immagine del Santo nel Veneto.

Tra il Museo San Polo e la Loggia inizia la suggestiva Via del Santuario, che dovrai prendete per continuare questo itinerario alla scoperta di Monselice. 

Castello Cini

Lungo la Via del Santuario, assolutamente una tappa da fare in questo itinerario alla scoperta di Monselice è il Castello Cini. Questo complesso si è formato nel corso dei secoli, tra il XI e il XVI secolo, ed è composto da edifici di epoche e tipologie diverse, collegati tra loro dal giardino circostante.

Inizialmente si trattava di una fortezza altomedievale che venne ristrutturata da Ezzellino III da Romano nel XIII secolo e successivamente venne ampliata dai Carrareri, i signori di Padova. Infine questa fortezza venne trasformata in residenza dalla nobile famiglia veneziana dei Marcello ed assunse l’aspetto attuale alla fine del ‘400.

La parte più antica è formata dalla Casa Romanica del XI secolo e dal Castelletto del XIII secolo, costruito sotto il dominio di Ezzellino III da Romano. Successivamente costui, fece costruire anche la possente Torre, una struttura difensiva costruita in trachite, la pietra locale. 

Con l’arrivo dei Carraresi, i signori di Padova, il complesso del Castello Cini fu interamente ristrutturato. Le grandi sale della torre vennero rimpicciolite per essere riutilizzate in parte come residenza e nella Casa Romana venne creata la Sala del Consiglio. In questa casa per ben diciassette anni venne rinchiuso Jacopino da Carrara, che vi morì di fame.

Quando il territorio di Monselice passò nelle mani di Venezia la struttura venne acquistata dalla nobile famiglia dei Marcello che vi costruirono Ca’ Marcello, un palazzo di collegamento con gli edifici preesistenti, in modo da creare un unico complesso architettonico.

Nel 1935, il Castello passò nelle mani del nobile Vincenzo Cini, che arredò le sale con collezioni di mobili, dipinti, suppellettili ed armi antiche. Alla fine dello stesso secolo, il complesso divenne proprietà della Regione Veneto.

Oggi l’edifico, che sorge staccato rispetto a tutto il complesso del castello, ospita la Biblioteca di Ca’ Marcello con al suo interno l’Antiquarium Longobardo  (dov’è possibile ammirare i reperti provenienti dalla necropoli longobarda scoperta sul colle della Rocca) ed il Museo delle Rarità Carlo Scarpa, il quale custodisce una raccolta di oggetti disegnati dal grande architetto e designer Scarpa.

Per maggiori informazioni per visitare il Castello Cini ti lascio di seguito il link ufficiale: http://www.castellodimonselice.it/

Oscure presenze al Castello di Monselice

Secondo alcune leggende, ma anche grazie ad alcune testimonianze, tra le mura del Castello Cini vagano oscure presenze alla ricerca di una pace impossibile.  

Si dice che qui vaghi lo spirito di Avalda, l’amante del feroce Ezzellino, una donna dedita alla stregoneria, che senza pietà avrebbe ucciso molti giovani dopo aver goduto di loro. La leggenda vuole che Ezzellino la fece uccidere e dal quel giorno il fantasma della donna aleggi nel castello con addosso una veste bianca sporca di sangue.

Il secondo fantasma si dice sia quello di Jacopino da Carrara, che fu imprigionato nel Castello di Monselice e qui vi rimase per ben diciassette anni fino alla morte, avvenuta per fame nel 1372. Oggi il fantasma del Carrarese cammina ancora per i corridoi appoggiandosi a un bastone e gridando per la disperazione. Ma non finisce qua… Anche il fantasma della sua amante, Giuditta, alla quale era stata taciuta la morte del suo amato, vaga attorno al Castello Cini alla ricerca di Jacopino da Carrara, del quale era profondamente innamorata.

Villa Nani – Mocenigo

Dal Castello Cini, proseguendo la Via del Santuario, fermati due minuti a Villa Nani-Mocenigo, una villa tardo rinascimentale, costruita tra il ‘500 e il ‘700 con il portale fatto interamente in trachite, la pietra locale.

La Villa Nani-Mocenigo non è visitabile, ma è famosa per la sua la scalinata barocca, ornata da statue, che termina con un Tempietto simile ad un ninfeo palladiano. Le statue sulle scalinata sono figure a soggetto allegorico o mitologico, tra le quali troviamo Diana e Venere, Flora, Bacco, Apollo ed Ercole ed ancora il gruppo scultoreo delle Ninfe.

Inoltre buffe e belle da vedere sono le grottesche statue di nani sul muro di cinta a richiamo del nome della famiglia Nani, proprietaria dello stabile.

Di fronte alla Villa si trova l’elegante edificio delle scuderie (proprietà privata).

Superata la Villa, prosegui sempre per Via del Santuario fino ad arrivare alla Pieve di Santa Giustina.

La pieve di Santa Giustina

La Pieve di Santa Giustina ebbe origine nel 1256 ed è il vecchio Duomo di Monselice. La sua costruzione, tardogotica, andò a sostituire la prima chiesa dedicata alla martire, che si trovava sul colle. Tra le curiosità del Vecchio Duomo della città devi sapere che tra gli illustri canonici  della Pieve è citato il sommo poeta Francesco Petrarca!

Anche qui non manca la pietra locale, in quanto l’intera facciata è costruita in trachite.

Al suo interno è possibile ammirare: il cippo funerario romano posto sotto il pulpito, la quattrocentesca tavola della Madonna del Latte (cappella a destra dell’abside) e il polittico veneziano di S. Giustina sull’altare maggiore.

Al lato della Pieve di Santa Giustina, proseguendo la via del Santuario, vi sono due Torri con Leoni coronati. Appena le supererai, ti troverai nella “rotonda del Belvedere”, una terrazza panoramica con vista sulla città di Monselice. Sul lato opposto delle due torri vi è la Porta Romana, chiamata anche Porta Santa, dalla quale potrai accedere per visitare il Santuario Giubilare delle Sette Chiese. 

Santuario giubilare delle sette chiese 

Da vedere assolutamente a Monselice è il Santuario giubilare delle Sette Chiese, voluto nel XVII secolo dai nobili venezianDuodo (ambasciatori della Serenissima presso la Santa Sede). Costoro ottennero il privilegio papale per realizzare un santuario a Monselice, che garantisse la remissione dei peccati a chiunque vi fosse recato in pellegrinaggio (lo stesso privilegio concesso a coloro che visitavano le maggiori basiliche di Roma).

Il progetto del complesso venne affidato a Vincenzo Scamorzi tra il 1605 e il 1615, con lo scopo di rappresentare Roma in miniatura. 

Per accedere al Santuario bisogna oltrepassare la Porta Romana, chiamata anche Porta Santa, dove vi è la seguente iscrizione “Romanis Basilicis Pares”, che vuole ricordare la pratica degli antichi pellegrinaggi alle basiliche romane.

Una volta superata la Porta Romana vedrai le sette chiese che formano il Santuario Giubilare, allineate lungo il Monte Rocca. Queste sette chiese rappresentano ciascuna una delle basiliche maggiori romane, come si può notare dalle scritte sulle trabeazioni (la prima chiesa è dedicata alla Basilica di Santa Maria Maggiore, la seconda cappella rappresenta la Basilica di Giovanni in Laterano, la terza rappresenta la Basilica romana della Santa Croce in Gerusalemme, la quarta cappella rappresenta la Basilica di San Lorenzo, la quinta appresenta la Basilica di San Sebastiano, la sesta chiesa è dedicata ai santi Pietro e Paolo Apostoli ed, infine, la settima chiesa è dedicata a San Giorgio).

Scritta sulla trabeazione di una chiesa del Santuario delle Sette Chiese

Bellissime sono le pale, situate all’interno di ciascuna chiesa, opere di Palma il Giovane e della sua bottega. Inoltre nella prima chiesa, alza il naso all’insù ed ammira il suo soffitto.

L’ultima, la Chiesa di San Giorgio, che chiude il percorso, in origine era la cappella privata dell’adiacente Villa Duodo e oggi al suo interno custodisce le reliquie di 28 martiri cristiani qui portate da Roma nel 1650.

Tra le reliquie vi è anche quella di San Valentino che il 14 Febbraio di ogni anno attira il pellegrinaggio di coppie di innamorati. Inoltre, questo santo viene ricordato ogni 14 febbraio con la popolare cerimonia della benedizione della “chiavetta d’oro” donata ai bambini a protezione dall’epilessia.

Man mano che percorri il percorso devozionale non mancheranno scorci panoramici sulla cittadina e sulla campagna circostante.

Alla fine del percorso devozionale, a fianco della Chiesa di San Giorgio, vi è Villa Duodo, residenza della famiglia Duodo.

Villa Duodo: La villa veneta di Monselice 

Villa Duodo a Monselice

Villa Duodo si trova alla fine del percorso delle Santuario giubilare delle Sette Chiese ed è una delle più sontuose ville della zona. Purtroppo non è visitabile internamente.

Il suo progetto è attribuito a Vincenzo Scamozzi e a lui si deve il corpo più antico della villa, risalente al ‘600. Invece l’ala frontale fu aggiunta nel 1740 da Andrea Tirali.La facciata della Villa è decorata con altorilievi, i quali sono ispirati ai racconti delle Metamorfosi del poeta latino Publio Ovidio Nasone (43 a.C, 17 o 18 dC).

Sul lato sinistro della Villa vi è una delle più scenografiche architetture della zona, si tratta dell’Esedra di San Francesco Saverio, innalzata per ricordare la visita del santo in città nel 1537.

Al fianco dell’Esedra inizia la gradinata Belvedere (percorribile solo da Aprile ad Ottobre ) per arrivare fino al Mastio Federiciano.

Esedra di San Franscesco Saverio

Mastio Federiciano 

Per proseguire l’Itinerario delle cose da vedere a Monselice dovrai camminare lungo la gradinata Belvedere, posta a fianco dell’Esedra di San Francesco Saverio. Qui inizia il sentiero per arrivare sopra la sommità del Colle della Rocca (m 150), dove vi è il Mastio Federiciano, un castello inconquistabile voluto dall’imperatore Federico II di Svevia, chiamato anche “Torrione”.

Oggi, all’interno del Mastio Federiciano vi è un Museo che custodisce i reperti di scavo archeologici (vasellame, arnesi metallici e oggetti in argenti) ritrovati sul Colle. Invece la parte superiore del Mastio offre una terrazza panoramica dalla quale è possibile godere di una ampia vista sui Colli Euganei e sulla pianura, fino a Venezia.

Purtroppo la visita al Mastio Federiciano è possibile sono tra Aprile e Ottobre. 

Mastio Federiciano a Monselice - Credits http://www.monseliceturismo.it

Foto di http://www.monseliceturismo.it

Parcheggio della Cava

Terminata la tua visita al Santuario Giubilare delle Sette Chiese, ritorna indietro per la stessa strada che hai fatto all’andata, fino ad arrivare in Piazza Mazzini. Da qui prosegui le indicazioni per il Parcheggio della Cava (Via San Biagio).

Hai letto bene! Una delle cose da vedere a Monselice è proprio il Parcheggio della Cava, in Via San Biagio.  Se ti chiedi perché vale la pena visitare un parcheggio, sappi che proprio quest’aerea è stata ricavato dalla cava dove per secoli è stata estratta la trachite, una tipologia di roccia ruvida di origine vulcanica. Questa pietra veniva estratta in lastre di grandi dimensioni, già in epoca romana, e serviva per costruite ponti ed edifici, per la pavimentazione delle strade e anche per rivestire i bagni termali.

Monselice era da sempre a conoscenza di possedere nelle sue terre questa fortuna e con il corso degli anni l’estrazione della Trachite ha caratterizzato la crescita economica della città.

Il massimo della sua estrazione ha avuto il picco durante il Settecento, quando la Repubblica di Venezia si rese conto dei vantaggi nell’utilizzo di questa tipologia di pietra, visto che era antiscivolo e quindi perfetta per la pavimentazione delle strade e per di più resisteva alla salsedine. Così nel 1722 la cava della Rocca di Monselice ebbe il compito esclusivo di fornire il materiale per la pavimentazione di Piazza San Marco.

Oggi, nel parcheggio della Cava sono ancora ben visibili i segni della lunga attività estrattiva che modellò lentamente il colle di Monselice.

Cave di Monselice

Itinerario guidato con Google Maps

Per percorre al meglio l’itinerario spiegato in questo articolo, qui di seguito ho creato per te l’itinerario guidato con Google Maps. Cliccando sopra al riquadro verrai direttamente proiettato nell’app di Google Maps e avrai a portata di smartphone l’itinerario guidato con tutte le 8 tappe.

Cosa fare nelle vicinanze?

Dopo questo breve itinerario delle 8 cose da vedere a Monselice, potresti completare la giornata visitando le numerose ville che si trovano lungo il Canale Bisato o nella campagna circostante. Come per esempio la Villa Pisani (Via Nicolò Mure) e la Villa Emo ( a Rivella di Monselice). Inoltre in via Petrarca n° 44 vi è il Museo provinciale delle Macchine nemiche “Orazio e Giulia Centanin”, unico nel suo genere, dove al suo interno potrai vedere una serie di macchine a vapore utilizzate a inizio Novecento per bonificare e coltivare i campi.

Se invece vuoi proseguire la giornata in mezzo alla natura, devi sapere che Monselice è inserito dentro al Parco Regionale del Colli Euganei e comprende aere naturalistiche di grande valore.

Ti consiglio di fare una breve passeggiata al Parco Buzzaccarini, un cuore verde di circa 35.000 mq, situato nel centro della cittadina di Monselice, sempre aperto ad ingresso gratuito.

Oppure, se addosso hai scarpe comode e sei ancora pieno d’energie, puoi percorrere il sentiero n° 6 del Monte Ricco che ti accompagna fino alla Terrazza di Ercole ed all’Eremo francescano di Santa Domenica. L’unica cosa che mi preme di dirti è che questo sentiero di 5km presenta un dislivello di 300 m.

Quando visitare Monselice?

Monselice è visitabile sempre, ma di certo eviterei di visitarla con la nebbia in quanto dalle terrazze panoramiche non si vedrebbe niente al di fuori di un muro bianco. Inoltre ricordo che per visitare il Mastio Federiciano i cancelli sono aperti solo da Aprile ad Ottobre.

Nonostante ciò ci sono alcune manifestazioni organizzate che rendono l’atmosfera della città ancora più suggestiva. Ecco a te i principali eventi e manifestazioni di Monselice:

Causa COVID19 alcune manifestazioni potrebbero essere state cancellate o rimandate!

FESTA DI SAN VALENTINO (14 febbraio): Si tratta della benedizione e della consegna della chiavetta d’oro presso la Chiesa di San Giorgio nel Santuario delle Sette Chiese.

ROCCA IN FIORE (terza domenica di maggio): è una grande mostra mercato di maestri fiorai e addobbi floreali).

GIOSTRA DELLA ROCCA (settembre):  Viene organizzata una bellissima competizione di ispirazione medievale che ogni anno vede le nove contrade cittadine affrontarsi in una serie di sfide che terminano nella gara che assegna il Palio. La prima quindicina di settembre vi è la partita a scacchi vivente in notturna e la sfida dei tamburini. La seconda domenica di settembre viene allestito un mercatino medievale in Piazza Mazzini, nel Santuario delle Sette Chiese e dei giardini del Castello Cini. Inoltre vi sono anche gare di abilità come il tiro con l’arco, la staffetta e la gara della macina. Infine, la terza domenica di settembre, le vie cittadini vengono animate da una spettacolare sfilata con oltre mille figuranti in costume medievale e nel pomeriggio viene svolta la gara della quintana.

FIERA DEI SANTI (1-2 novembre): Si tratta di una manifestazione che affonda le radici in una secolare tradizione medievale. Comprende il grande Luna Park del Campo della Fiera, il mercato agricolo e un vastissimo mercato che occupa tutte le vie e le piazze del centro storico.

Contatti utili

Per maggiori informazioni sui luoghi elencati nel itinerario di sopra elencato puoi scrivermi direttamente a info@cherryintrip.com, oppure puoi contattare direttamente l’ufficio IAT di Monselice (Via del Santuario, 6) al seguente numero 0429.783026 o scrivere a info@monseliceturismo.it

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Ciao sono Giovanna, ti ringrazio di cuore per aver letto il mio articolo. Se vuoi scoprire di più su chi sono, clicca qui

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