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Visita gratuita al Tempio di Canova a Possagno

booked.net Oggi vi porto in un luogo di culto dove vi lascerete meravigliare dalla perfezione creata da Antonio Canova.  Seguendo la lettura di questo articolo scoprirete tutto ciò che vi sarà utile per organizzare la vostra visita gratuita al Tempio di Canova a Possagno.

Come arrivare al Tempio di Canova?

Il paese di Possagno si trova ai piedi del Monte Grappa, in provincia di Treviso ed è molto facile da raggiungere da tutte le province venete. Una volta arrivarti a Possagno dovete proseguire per Via A.Canova, successivamente per via Stradone del Tempio e in pochi minuti vi troverete davanti questa meraviglia d’architettura.  Qui di seguito vi lascio il collegamento con Google Maps cosicché, cliccando sopra al riquadro sottostante, il tragitto si aprirà automaticamente all’interno dell’app nel vostro smartphone e verrete guidati in automatico verso la destinazione.

Visita gratuita al Tempio di Canova

La storia del Tempio di Possagno

Appena si arriva davanti al Tempio di Canova sembra si essere stati catapultati in un altra epoca, o addirittura nel lontano stato greco, ma in realtà ci troviamo solo a Possagno, la città natale del grande scultore neoclassico Antonio Canova. Tempio di Canova a Possagno visto dall'alto - Dji Mavic Mini - Wild Life Aerial All’inizio dell’Ottocento, la vecchia parrocchiale del paese necessitava di restauri urgenti e la comunità possagnese aveva invitato più volte Canova a finanziare le spese dei lavori. Purtroppo la spesa per la costruzione di questo edificio era davvero talmente così elevata che i capifamiglia di Possagno furono contrari a sostenere i costi elevatissimi del nuovo edificio. Per questa ragione Canova decise di ricostruire la chiesa di Possagno completamente a sue spese. Così, tra il 1804 e il 1818 Canova progettò la costruzione di questo edificio che successivamente lui stesso chiamò “Tempio” e secondo le sue intenzioni avrebbe dovuto ospitare la sua tomba. Documento originale per i lavori del Tempio di Canova a Possagno Solamente nel 1819 ci fu la posa della prima pietra accompagnata da grandi feste in paese. Durante i lavori tutta la comunità possagnese partecipò molto attiva lavorando come volontari e fornendo anche alcuni materiali necessari. Purtroppo Antonio Canova morì nel 1822 e non vide mai il tempio completato, ma nel suo testamento aveva affidato al fratellastro Giovanni Battista Sartori (vescovo di Mindo) il compito di portare al termine l’opera architettonica. Finalmente, il 7 maggio 1832 iTempio, oggi Chiesa parrocchiale di Possagno, venne consacrato alla SS. Trinità dal monsignore Sartori. CURIOSITÀ : A Crespano del Grappa si trova il “modellino di prova” per la costruzione di questo tempio e si tratta della Chiesa della Madonna del Covolo. 

Cosa vedere all’esterno del Tempio di Canova 

Tempio di Canova a Possagno visto dall'alto - Dji Mavic Mini - Wild Life Aerial Antonio Canova, grande artista neoclassico, scelse di imitare l’arte greca e romana, secondo lui massima espressione di bellezza ed equilibrio. Per la costruzione della struttura del Tempio, Canova si ispirò al Pantheon di Roma, l’antico tempio romano del II secolo d.C. ed utilizzò la stessa composizione di volumi dell’edificio romano: un pronao ottastilo e una rotonda con cupola. Tempio di Canova - cosa vedere all'esterno Ma, se osservate bene le colonne sono diverse rispetto al tempio romano; come mai? Per questo elemento Canova si ispirò al Partenone di Atene (V sec. a.C.) utilizzando per il suo Tempio delle colonne doriche, alte poco più di 10m, con scanalature e senza la base.  Esse sono costruite in lumachella, una pietra porosa di origine sedimentaria prelevata da Costalunga (località sulle colline posta a sud di Possagno). Questa tipologia di pietra viene chiamata così perché è caratterizzata da una abbondante e ben visibile presenza di conchiglie fossili che le conferisce pregio. Inoltre, esattamente come accade al Parnenone, il fregio è composto da sette metope con soggetti sacri dell’antico e del nuovo Testamento.  Si tratta di opere di allievi del Canova e i soggetti sono: la creazione del mondo, la creazione dell’uomo, l’uccisione di Abele, il sacrificio di Isacco, l’annunciazione, la visitazione e la presentazione al Tempio. Invece nel frontone, posto al di sotto di queste metope, sono scolpite le seguenti parole “EO OPT MAX UNI AC TRINO” (Tempio dedicato a Dio onnipotente massimo, uno e trino). Il timpano è spoglio per il semplice fatto che il Canova non è riuscito a decorarlo. Invece la cupola è ricoperta da squame di pietra. Prima di entrare se avete buon occhio cercate i fossili incastonati tra le pietre delle scalinate. Si dice che se ne trovate almeno uno vuol dire che siete fortunati. Io ne ho trovati ben tre. Oleeeeee Fossile trovato al Tempio di Canova a Possagno Ora siete pronti per visitare il tempio di canova all’interno?

Cosa vedere all’interno del Tempio di Canova 

Interno del Tempio di Canova a Possagno (TV) È giunto il momento di entrare e visitare gratuitamente il Tempio di Canova. Siete pronti?! Entrando nel Tempio di Canova si rimane e bocca aperta. Anche qui Canova si ispira al Pantheon romano creando una cupola semisferica composta da sette file di trentadue cassettoni, ma più piccoli rispetto al tempio romano. Cupola del Tempio di Canova a Possagno (TV) Infine, come nel Pantheon, il Tempio conserva le tombe di uomini illustri. Qui è sepolto proprio Antonio Canova, ma in realtà non vi è “tutto il Canova”. Eh si, il suo corpo non è integro all’interno della tomba. Strano eh!? Come mai?  Canova è un artista tanto amato da Venezia e dopo la morte del grande artista i suoi seguaci ne vollero dei “pezzi”, ed è così che la sua mano si trova all’Accademia e il suo cuore giace nella Basilica dei Frari. Una volta entrati nel Tempio impossibile non notare l’altare maggiore con la pala canoviana della Deposizione, dipinta da Canova durante i suoi soggiorni possagnesi. Ai lati dell’altare, i due angeli sono della scuola dei Torretti, maestri di Canova. Negli altari laterali, preziose edicole in stile ionico, costruiti in pietra del Grappa e in lumachella, ospitano (partendo da destra) i quadri di Luca Giordano (San Francesco di Paola), Pala il Giovane (Gesù nell’orto), Alessandro Bonvicino, detto il Moretto (Madonna delle Mercede e i Profeti Enoch ed Elia) e di Pala il Giovane (SS. Sebastiano; Franscesco, Rocco, Antonio con la Madonna e Gesù Bambino tra la gloria degli angeli)

Quando visitare il tempio canoviano

La visita al tempio di Canova è gratuita ed è possibile visitarlo tutti i giorni (lunedì escluso), tranne quando ci sono le celebrazioni della S.Messa e delle funzioni religiose. (le SS. Messe al sabato alle 18,30 e alla domenica alle 9,00 e alle 11,00.) Per organizzare al meglio la vostra visita gratuita al Tempio di Canova, questi di seguito sono orari estivi ed invernali.  Orario invernale: dalle ore 9:00 alle 12:00 e dalle 14:00 alle 17:00 Orario estivo: dalle ore 9:00 alle 12:00 e dalle 15:00 alle 18:00 Molto presto sarà possibile anche salire sulla cupola del Tempio Canoviano. Per maggiori informazioni chiedete al custode. Qui trovate il link del regolamento per la visita al Tempio di Canova 👉🏻 http://www.tempiocanoviano.it/regolamento-di-visita/

Cosa fare nelle vicinanze?

Dopo aver visitato gratuitamente il Tempio Canoviano, impossibile andare via da Possagno senza visitare il Museo Gypsotheca Antonio Canova dove sono custoditi i gessi preparatori che il Canova conservava nel suo studio di Roma. Assolutamente un museo da non perdere. Per informazioni sugli orari e il costo del biglietto vi lascio il link del loro sito: www.museocanova.it.
Museo Gypsotheca Antonio Canova - foto di Museo Gypsotheca Antonio Canova

Credits foto Museo Gypsotheca Antonio Canova – https://www.museocanova.it 

Invece direttamente dal Tempio di Canova è possibile percorrere la Via Crucis che vi accompagna fino alla Chiesa di San Rocco (tempo di percorrenza 30min andata e ritorno)

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Ciao sono Giovanna, ti ringrazio di cuore per aver letto il mio articolo. Se vuoi scoprire di più su chi sono, clicca qui Vuoi rimanere aggiornato sui luoghi da visitare in Triveneto?  Iscriviti alla newsletter e avrai a portata di Smartphone tutte le mie guide per scoprire i luoghi, le tradizioni ed i sapori autentici del Veneto, del Friuli Venezia Giulia e del Trentino Alto Adige. Non mancheranno le news sugli eventi enogastonomici e culturali del territorio.

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