Il bosco di Faggi
Appena iniziato il
sentiero Excalibur entrerai in un
bosco fitto di faggi che ti accoglierà sotto il suo tetto fatto di un intreccio armonioso di rami,
tra i suoi profumi e suoni che vi stimoleranno i sensi.
Come iniziare benissimo un percorso naturalistico!!
La Trincea
Durante la tua passeggiata nel
Percorso Excalibur non mancano le
testimonianze della Grande Guerra
Ad un certo punto quando ti troverai delle panchine sul lato del sentiero, fuoriesci dal percorso e supera questa piccola area di sosta. Arriverai in prossimità di una
Trincea che risale all’
epoca della Grande Guerra.
Questa trincea è stata costruita dai soldati che, per cercare di proteggersi dal nemico, cominciarono a scavare nel terreno una buca gettando la terra davanti di loro e stabilizzandola poi con legno o altro materiale in loro possesso.
Oggi è ancora intatta ed è simbolo di tanti sacrifici e sogni infranti di giovane uomini.
Spada nella Roccia in Veneto
Ebbene si, se anche tu eri fan della “
spada nella roccia di Re Artù“, finalmente in questo percorso potrai toccarla con mano e, perché no, cercare di estrarla sperando così di diventare, come leggenda vuole, re o regina di Inghilterra!
Per rendere ancora più magica l’atmosfera tra leggenda e realtà la spada è stata conficcata su una roccia vera all’interno del bosco, immerso nel silenzio della natura!
Impossibile non vederla grazie alla
statua di legno che rappresenta Re Artù sul suo cavallo!
Il Fortino e le Cave
Proseguendo lungo il
sentiero Excalibur si può raggiungere anche il
Fortino costruito sulla roccia dall’esercito Austo-ungarico che invase l’altopiano di Tonezza il 15 maggio 1916
in seguito alla grande offensiva battezzata Spedizione punitiva “Strafexpedition”.
Se osservi bene all’interno del fortino è stata impressa sulla roccia la data in cui venne costruito.
Dal fortino è possibile proseguire il sentiero,
che si snoda a sinistra attraverso un bosco di faggi e abeti, e ti accompagnerà alle vecchie cave, ormai quasi completamente interrate: tutto questo sta a testimoniare come, un tempo, tale luogo rappresentasse un ricco centro di lavoro.
Le Contrà
Lungo il
percorso Excalibur sono visibili
piccoli nuclei di case di montagna, chiamate Contrà. La maggior parte di esse sono disabitate e solamente alcune sono ancora frequentate durante la bella stazione.
Le case furono costruite con le pietre ricavate nelle cave vicine e tenute insieme con la calce mescolata alla sabbia. Durante la tua passeggiate incontrerai
Contrà Sella, che è quella che si scorge per prima, e
Contra Valle la più isolata e di conseguenza la più scomoda per chi ancora ci vive.
Dietro a Contrà Valla vi è la
Valle dei Ciliegi che ovviamente merita di essere vista in primavera ed estate. Nei prati è possibile incontrare montoni e cavalli che si godono il caldo tepore. Mi raccomando in questa zona se con te c’è un amico a 4 zampe tienilo al guinzaglio!.
Il bosco di Larici
Inoltrandoti sempre di più nel
percorso Excalibur entrarai in un grande bosco di larici, detto
“sentiero delle vacche”, dove passava il bestiame per raggiungere i pascoli della zona.
Il percorso è delimitato da muretti di pietra ricavata in loco dalle cave vicine. All’interno del bosco potrai ascoltare i suoni della natura con il soave canto degli uccellini. Per di più, durante l’autunno,
nel periodo del foliage questo bosco si colora di tutte le sfumature del giallo, arancione e rosso. Uno Spettacolo!
Proseguendo lungo il sentiero si trovano faggi, ciliegi e frassini
Faggio Gigante e il Baito delle Coste
Durante il
percorso Excalibur incontrerai il
Faggio secolare con la sua
chioma gigantesca che si specchia su una piccola pozza d’acqua da ben più di 150 anni. Sembra quasi che faccia da guardia sull’ampia distesa di erbe e fiori. Pensa quante persone ha visto passare nel corso della sua vita!!
Inoltre
durante il periodo del Foliage questo albero secolare è davvero un incanto!
Al suo fianco vi è un piccolo e vecchio rustico, conosciuto come
Biato delle Coste. Un tempo questa struttura
era una piccola stalla con fienile dove le mucche venivano radunate la sera al ritorno dal pascolo.
Sopra alla porta vi è un piccolo capitello con un dipinto: una delle espressioni più significative della religiosità popolare.
Le dolci linee del Paesaggio
Per finire un grande prato dalle linee dolci e ondulate che ti sprigionerà quella voglia di correre libero come un pazzo in mezzo alla natura (almeno a me ha fatto questo effetto 😁).
In questa zona all’inizio della primavera, il croco riveste come un mantello le verdi distese dei pascoli. C’è anche un casetta di legno sull’albero che sprigionerà fantasie per i più piccoli. Purtroppo non ci si può salire!
Cosa fare nelle vicinanze?
Tonezza del Cimone offre tantissime esperienze ed escursioni per tutte le età con diverse difficoltà.
Per avere maggiori informazioni ti lascio questo link dove troverai tutte le info su cosa fare nelle vicinanze:
https://www.vicenzae.org/images/stories/pubblicazioni/dep_tonezza.pdf