In questi giorni in casa mia si respirava un’aria zuccherata fatta di dolci e biscotti appena sfornati, di cioccolato appena sciolto a bagnomaria e profumo di zucchero a velo.
Come mai?
Beh, perché stavamo preparando il dolce tradizione per oggi 11 novembre, la Festa di San Martino, molto sentita qui in Veneto.
Purtroppo a causa di questo maledetto Covid1, qui le feste popolari e le sagre, come nel resto d’Italia, sono annullate ma è comunque bello ricordare questa ricorrenza e raccontarla a chi non la conosce o a chi ne sente la mancanza nell’aria, come me!
Proseguendo la lettura di quest’articolo conoscerai la Festa di San Martino e soprattutto scoprirai la nostra ricetta del dolce tipico di questa festa!
INDICE DEI CONTENUTI
Non tutti sanno che San Martino viene festeggiato proprio il giorno del suo funerale, l’11 novembre, e proprio oggi, in ogni dove d’Italia, ci sono delle tradizioni gastronomiche che profumano gli interni delle nostre case.
Da bravi italiani buongustai, in questi giorni ci si riempie la pancia, oltre che al bicchiere, perciò iniziano ad esserci pentole sui fornelli, impasti dorati nei forni e la famiglia riunita a tavola.
Indipendentemente dall’età tutti aspettano questa Festa in autunno. Così ad Ascoli si cucina la carne alla brace e le caldarroste, nel salentino in tavola ci sono le pittule e vino, a Palermo vengono impastati gustosi biscotti e in molte zone l’oca è la pietanza più gettonata.
Ma qui in Veneto, soprattutto a Venezia e nei dintorni, oltre a messe e riti religiosi, per le vie si respira il profumo del dolce di San Martino, a forma del santo armato di spada, a cavallo, e fatto di pasta frolla con glassa e cioccolatini.
Non finisce qua, in tutta la regione veneta ci sono feste popolari e sagre con le giostre per grandi e piccini e gli stand enogastronomici, ottimi luoghi dove poter mangiare e festeggiare i prodotti stagionali del territorio, e magari “fare cin cin” con del vino novello e i marroni.
C’è da dire anche che questa ricorrenza ha dato vita a molte tradizioni popolari, modi di dire e anche poesie. Ad esempio, il giorno di San Martino cade proprio in un periodo dell’anno importante per il mondo campestre. Infatti in questi giorni si aprono le botti per i primi assaggi del Vino “Novello” e da qui nasce il detto “A San Martino ogni mosto diventa vino”.
Nondimeno, questa festa decretava la fine del lavoro nei campi e l’arrivo dell’inverno. Veniva celebrata, come oggi, con delle grandi mangiate e bevute poiché a partire dal 12 novembre e fino al giorno di Natale era previsto il digiuno dell’Avvento. Da qui, nacque il detto popolare veneto secondo il quale “San Martin viene ‘na volta a l’ano, s’el vegnesse ogni mese el saria a’ rovina del paese” (= San Martino viene una volta all’anno e se venisse ogni mese sarebbe la rovina del paese)
Purtroppo con lo scorrere degli anni alcune tradizioni sono quasi del tutto scomparse. Come per esempio la seguente che al giorno d’oggi, è quasi ovunque sostituita con la festa di Halloween. Per i quartieri e le piazze girovagavano ragazzini che facevano un chiasso assordante con coperti, pentole e campanacci per attirare l’attenzione della gente ed avere un dolcetto o dei soldini.
Almeno a ricordo di questa usanza vi cono molte filastrocche, come quella veneziana che trovi qui sotto.
San Martin xe `ndà in sofita
a trovar la so novissa.
So novissa no ghe gera,
el xe `ndà col cuo par tera
viva viva san Martin
Viva el nostro re del vin!
San Martin m`ha mandà qua
che ghe fassa la carità.
Anca lu col ghe n`aveva
carità el ghe ne fasseva
Viva viva san Martin
Viva el nostro re del vin!
Fè atension che semo tanti
E gavemo fame tuti quanti
Stè tenti a no darne poco
Perché se no stemo qua un toco!
Se si è ricevuto qualcosa si proseguiva con:
E con questo ringraziemo
Del bon anemo e del bon cuor
`N altro ano tornaremo
Se ghe piase al bon Signor
E col nostro sachetin
Viva, viva S.Martin.
Se non si è ricevuto niente invece si canta:
Tanti ciodi gh`è in sta porta
Tanti diavoli che ve porta
Tanti ciodi gh`è in sto muro
Tanti bruschi ve vegna sul culo.
E CHE VE MORA EL PORSEO!
Insomma, hai capito che la Festa di San Martino è un’importante ricorrenza legata ai piaceri della buona tavola. Ma non solo.. è anche il periodo dell’Estate di San Martino, dove l’autunno diventa più mite e le giornate sono per lo più soleggiate.
Ma torniamo a noi.. è giunta l’ora di svelarti la ricetta del tipico dolce veneziano di questa festa.
I miei ricordi di San Martino sono legati soprattutto alla mia adolescenza, quando io, mia mamma e mio fratello ci riunivamo in cucina e per ben 2 giorni sfornavamo dolci di San Martino come se fossimo una pasticceria pazza. Ovviamente non tutti erano per noi, venivano regalati ai nostri amici e parenti per festeggiare insieme con dolcezza, anche se lontani!
In rete si trovano tantissime ricette e io oggi ti propongo quella della mia famiglia, tramandata da generazione in generazione.
Gli ingredienti che troverai qui sotto sono ideati per creare un San Martino grande (vedi foto) e con ciò che rimane potrai creare dei deliziosi biscottini.
Pronta/o? Via, Iniziamo…
400 g di farina
160 g di zucchero
4 tuorli d’uovo
200 g di burro
Buccia grattugiata di limone q.b
Pizzico di sale q.b
Ingredienti per la glassa:
2 Albumi
Pizzico di sale q.b
6 buste di Zucchero a velo
Colorante alimentare
Per le decorazioni:
200 g cioccolato fondente
Cioccolatini di tutti i tipi (smarties, m&m, gianduiotti, baci perugina, kinder ecc.) ma ti prego NO LE CARAMELLE GOMMOSE!
Ti servirà anche una saccapoche.
Per la realizzazione del dolce amalgama in una terrina lo zucchero e i tuorli d’uovo. In seguito aggiungi il burro tagliato a cubetti, la scorza di limone e un pizzico di sale (ovviamente se hai un robot da cucina andrai decisamente più veloce e ti troverai meglio).
Quando il tutto sarà ammalgamato bene, aggiungi piano piano la farina (evita assolutamente i grumi) e rendi il tutto uniforme. Una volta completato questo passaggio, prendi l’impasto e amalgalo bene creando una pallina.
Successivamente copri l’impasto con della pellicola e mettila in frigo a riposare per 30 minuti.
Dopo di che, stendi la pasta e ricava la forma di San Martino a cavallo (lo stampo ti faciliterà la vita, clicca qui se te ne serve uno, noi usiamo uno stampo fatto a mano con la carta forno). Cuocere in forno per circa 15minuti a 180°C.
Estrai il dolce non appena il biscotto inizia a dorarsi (se superi questo lasso di tempo ti troverai magicamente il dolce bruciato) e poi lascialo raffreddare.
Una volta raffreddato, se preferisci dargli un tocco in più di dolcezza, puoi ricoprire il dolce con il cioccolato. In questo caso dovrai prendere del cioccolato fondente (200g) e scioglierlo a bagnomaria per poi spalmarlo sulla superficie. Infine, lascialo asciugare prima di decorare il tuo San Martino.
preparazione della glassa
Metti l’albume in una ciotola ed inizia a montarlo, girando in senso orario (eppure se fai in sento antiorario ci mette moooolto di più e a volte proprio non monta).
Quando l’albume sarà ben montano versa nella ciotola gradualmente lo zucchero a velo setacciato, fino ad avere un composto un po’ solido.
Successivamente, prendi tante ciotole quanti coloranti hai ed inizia a versare all’interno di ogni contenitore il composto. Poi aggiungi un colorante per ciotola.
Versa il contenuto di ogni singola ciotola nella saccapoche ed inizia a decorare il tuo San Martino. Ti consiglio di iniziare a dosarla tenendola sempre leggermente sollevata, mai a contatto con la superficie.
decorazione
Quando hai steso la glassa ed è ancora umida puoi iniziare a decorare il tuo San Martino a piacimento. Decoralo con qualsiasi cioccolatino ma ti do due piccoli consigli:
NON decorare mai con le caramelle gommose sul San Martino. Non stanno bene come gusti e consistenza. Ovviamente se vuoi provare, sperimenta liberamente. Gusti sono gusti!
NON utilizzare le palline argentate “spacca denti”. Rendono la masticazione del dolce per niente piacevole perché queste palline non si rompono (e ti strozzi) e ti distruggono i denti (abbiamo testimoni ?)
Ecco ora che hai la ricetta, non ti basta che iniziare a preparare il tuo dolce per la Festa di San Martino.
Ah dimenticavo, se ne vuoi farne parecchi ogni due grandi con il restante impasto, al posto dei biscotti, puoi crearne uno un po’ più piccolo (vedi in foto la differenza tra grande e piccolo).
Buon divertimento e sentirai che golosità. Fammi sapere nei commenti se hai utilizzato la nostra ricetta e come ti è venuto il dolce tradizionale.
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Ciao sono Giovanna, ti ringrazio di cuore per aver letto il mio articolo. Se vuoi scoprire di più su chi sono, clicca qui
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ALLA PROSSIMA SCOPERTA DELLE TRADIZIONI VENETE
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